La Basilicata è una regione con panorami e paesaggi molto diversi tra loro: trovate località di mare, di montagna e di collina; attraversate boschi verdeggianti e calanchi desertici. Incontrate città fantasma e città storiche da visitare. Provate anche una forte adrenalina lanciandovi a più di cento all’ora da un paese all’altro, a volo d’angelo. In questo articolo vi parliamo dell’itinerario di quattro giorni che abbiamo percorso in macchina fermandoci nei luoghi più rappresentativi e suggestivi del centro-sud di questa bellissima regione. Vi forniamo degli spunti su cosa vedere in Basilicata in particolar modo nella bella stagione. Siete pronti? Partiamo!
#giorno 1: Matera
Il nostro tour non può che partire da Matera, la città dei sassi e capitale della cultura nel 2019. Decidiamo di non seguire una visita guidata ma di gironzolare da soli ad iniziare dal Sasso Barisano. Visitate il Palombaro Lungo, la cisterna più grande di Matera che può contenere fino a 5 milioni di litri d’acqua! Entrate in una casa grotta: noi siamo andati in quella che si chiama “c’era una volta”: i sassi vennero abitati fino alla fine degli anni ’50. Le persone e gli animali vivevano negli stessi spazi, molto angusti, in condizioni igieniche difficili.
Proseguite il vostro cammino lungo la Gravina Materana dove potete trovare molte chiese rupestri. Visitate il duomo che vi lascerà a bocca aperta poiché l’interno è riccamente decorato. La sera godetevi il tramonto dal Sasso Caveoso e poi cenate in una trattoria tipica, provando i cavatelli fatti in casa ed i lampascioni fritti.
#giorno 2: Metaponto, Marina di Pisticci e Craco
Lasciate Matera e dirigetevi verso sud est fino ad arrivare a Metaponto, colonia della Magna Grecia. Il museo archeologico racchiude molti reperti di questo florido periodo e merita una visita. Poco lontano, fermatevi alle Tavole Palatine dove si trova il Tempio di Hera del VI secolo a.C. Spostatevi ora a Marina di Pisticci e godetevi un bagno ristoratore nel mar Ionio in una delle tante spiagge di questa località balneare. Provate una “puccia” (anche se è di tradizione pugliese, le trovate anche in Basilicata) con carpaccio di tonno oppure polpo fritto: li-bi-di-no-sa!
Riprendete ora la macchina ed inoltratevi nell’entroterra: dopo diversi tornanti, attraverso i calanchi di Montalbano Jonico, immersi in un paesaggio suggestivo, scorgerete in lontananza Craco, la città fantasma. Si tratta di un paese abbandonato a seguito di una frana negli anni ’60 ed è oggi una meta turistica e un set cinematografico (la Passione di Cristo di Mel Gibson è stata girata in parte qui). Proseguite per Lagonegro dove potete pernottare a buon prezzo -anziché arrivare a Maratea che costa molto!- ed andate a cenare al Lago Sirino: noi ci siamo trovati bene al ristorante Sirtaki.
#giorno 3: Maratea e Dolomiti Lucane
Benvenuti sulla costa tirrenica! Maratea è famosa per le sue spiagge e per il Cristo Redentore che visitiamo come prima cosa. Sappiate che il parcheggio costa 5 euro all’ora e poi c’è la navetta al costo di un euro che vi porta fino al piazzale antistante la statua. Il panorama da quassù è meraviglioso e il Cristo è davvero imponente. Maratea è cara e turistica: malgrado sia famosa anche per essere la città delle 44 chiese, non ci ha particolarmente colpito anzi, ci ha deluso poiché l’abbiamo trovata fatiscente e sporca. Vi consigliamo piuttosto di dedicarvi alla balneazione e scoprire le tante spiagge sul litorale. Noi siamo stati in quella di Fiumicello e ci è piaciuta anche se era stracolma di gente.
Dirigetevi a nord e in due ore arrivate a Castelmezzano, paese delle Dolomiti Lucane. Sono sicura che vi piacerà perché rimarrete colpiti dal paesaggio e dalla conformazione del borgo, arroccato sulle rocce. Le case sono ben inserite nel contesto naturale, la gente è ospitale ed è bello camminare per il centro tutto pedonale. Gustatevi un aperitivo con vista al Peperusko e per cena andate alle Masserie Marino a pochi chilometri di distanza per un pasto genuino e con prodotti locali. Abbiamo dormito bene nel b&b “Al balcone delle Dolomiti Monserrat”.
#giorno 4: volo dell’angelo e Pietrapertosa
La mattina di buon’ora ci siamo presentati all’ufficio situato in centro paese del volo dell’angelo che vi consigliamo di prenotare con anticipo online per assicurarvi il posto all’orario desiderato. La tensione e l’adrenalina salgono alle stelle: si tratta di “lanciarsi” a pancia in giù da Castelmezzano a Pietrapertosa e viceversa attaccati ad un cavo che collega i due borghi. Una navetta vi porta all’imbocco di un sentiero che dovete percorrere per una quarantina di minuti a piedi e che arriva alla stazione di partenza. Lo staff vi imbraga per bene, vi sistema sulla carrucola e poi…via! Buon volo! Raggiungete il picco di velocità a più di cento chilometri orari ma non ve ne accorgete: è un’emozione indescrivibile.
Una volta dall’altra parte, visitate il paese di Pietrapertosa: il castello, l’Arabata – il quartiere arabo – la cattedrale. In un’oretta o anche meno riuscite a girarla tutta.

Le Dolomiti Lucane viste da Pietrapertosa
Siete pronti per il rientro a Castelmezzano sempre a volo d’angelo? Se siete amanti dell’avventura, un’altra esperienza che può piacervi è il canyoning.
L’itinerario termina con il rientro a Matera. In realtà noi siamo atterrati con l’aereo a Bari, quindi abbiamo usato come punto di partenza e d’arrivo la città pugliese. Al rientro dalle Dolomiti Lucane ci siamo fermati anche a Gravina in Puglia per una breve visita e poi abbiamo dedicato un’intera giornata alla visita di Bari, seguendo l’itinerario a piedi consigliato dalla blogger Manuela Vitulli.
Unica nota dolente di questo viaggio: tanta, tantissima sporcizia lungo le strade, nelle piazzole di sosta, in spiaggia e in qualche paese e città. Un delitto vedere come le persone siano disinteressate verso l’ambiente e non rispettino casa propria.

Senza parole
Speriamo che questo articolo su cosa vedere in Basilicata vi sia piaciuto e se lo replicate anche solo in parte, taggate Torzeando su Instagram o Facebook! Se avete domande, scrivete un commento qui sotto e saremo felici di rispondervi.