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Sara de Colle The Floating Piers, Christo

Christo, il genio del marketing

da Sara

Camminare sulle acque alla Christo!

Attesa come l’evento dell’anno, criticata ancor prima che iniziasse, continuamente discussa. L’opera di Christo The Floating Piers, letteralmente “I pontili galleggianti”, sul lago di Iseo, sta riscuotendo un incredibile successo.

Secondo voi la vostra torzeona preferita poteva non andare a vederla??

Mi sono documentata un po’ prima di scegliere come muovermi e come poter raggiungere Sulzano, punto di partenza della “passerella gialla”, visto che sembrava essere una meta off-limits. I treni hanno avuto dei ritardi spaventosi; le navette e i traghetti da Iseo o dai paesini limitrofi sono stati presi d’assalto; le strade per arrivarci in macchina erano chiuse. Ho quindi optato per prendere lo shuttle da Rovato, una città a una trentina di chilometri a sud che al costo di 10 euro andata-ritorno mi ha portato davanti all’entrata. Arrivata alle 13.30 non ho nemmeno fatto un secondo di fila. In poche parole, una vera e propria “botta di c..o”! Certo, c’era un caldo torrido e un’umidità tale da farmi sentire come in una serra, ma con le dovute precauzioni (cappello, crema solare, occhiali e TANTA acqua), sono sopravvissuta!

Mi sono subito tolta le scarpe (a rischio ustione ai piedi) per provare meglio la sensazione di “camminare sull’acqua”. Il sistema di galleggiamento e il tipo di tessuto adottati, rendono ben percettibile il movimento dell’acqua ma…state tranquilli!

Passeggiare sulla passerella è piacevole e non soffrirete il mal di mare

Anche se non ci sono le protezioni, c’è lo spazio a sufficienza per passeggiare senza il rischio di cadere nel lago. Ci sono le persone dello staff che controllano che non ci si avvicini troppo ai bordi e ci sono i gommoni pronti eventualmente a ripescarvi! Ho notato fin da subito e ho molto apprezzato come quest’opera sia accessibile a tutti: attorno a me infatti tante famiglie con bimbi sui passeggini, disabili e moltissime persone anziane che hanno percorso tutta la lunghezza dei quattro chilometri e mezzo dell’installazione.

Christo ha scelto un luogo splendido dove eseguire il suo Earth work, il suo lavoro che interagisce e modifica il paesaggio del Lago di Iseo. La prima passerella unisce il paesino di Sulzano a Monte Isola (di cui vi parlo qui), località Peschiera Maraglio.

The Floating Piers di Christo, vista dall'alto

Vista dall’alto del primo tratto della passerella

Il secondo e terzo pontile formano un triangolo dalla cui punta prende vita il quarto, che termina sull’isolotto di San Paolo e lo circonda interamente.

Ha optato poi per un colore, il giallo oro, che risalta e spicca in un panorama placido e dai colori tenui azzurro-verde dell’ambiente circostante. Anche il punto di osservazione è ben pensato: si passeggia sull’acqua, che non è uguale a navigarci!

Tutto sommato però, ripensandoci un po’ a “mente fredda”, l’artista di origini bulgare non ha inventato nulla di nuovo o di così geniale.

Ha costruito dei ponti galleggianti e non è di certo il primo a farlo

Basti pensare ad esempio ai Mulberry Harbour usati per gli sbarchi in Normandia nella Seconda guerra mondiale o ai ponti di barche che la dinastia cinese Zhou ha creato già nell’undicesimo secolo prima di Cristo (e non Christo, eh?!).

La genialità a mio parere è stata nel marketing, costruendo un’opera che si è autoalimentata facendosi cioè “pubblicità da sola”. Mi spiego meglio: il fatto che sia temporanea (solo sedici giorni), come tutti gli altri lavori di Christo, crea “l’ansia” di andare a vederla finché c’è. È riuscito a catturare l’interesse dei media e del pubblico perché bisogna accorrere se si vuole far parte di un qualcosa di grandioso ma allo stesso tempo di effimero e irripetibile. È riuscito a stupire il visitatore e a farsi conoscere anche da chi, come me, non lo conosceva prima di The Floating Piers!

Malgrado qualche disguido dovuto anche all’inaspettato afflusso di persone in così poco tempo e alle ristrette dimensioni di Monte Isola, la macchina organizzativa direi che sia stata imponente e a mio giudizio efficiente. Purtroppo è sempre difficile fare i conti con la maleducazione delle persone che spingono, superano in fila, gettano i rifiuti ovunque… e a questo non c’è rimedio!

P.S.:  sorpresina finale, durante il tragitto di ritorno…è spuntato niente meno che Christo in persona, a bordo di un battello, intento a descrivere a tv e giornalisti la sua opera. Eccolo!

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