Da quando vive negli UK, si sente ancora più orgogliosa della sua terra
Luana vive da più di tre anni nel Devon, una contea a sud del Regno Unito. Un lavoro gratificante e una passione: scrivere e far conoscere un’altra Inghilterra per aiutare chi come lei pensa di trasferircisi.
Ci siamo conosciute per caso grazie al gruppo Donne che emigrano all’estero e abbiamo scoperto che se non fosse per l’espatrio vivremmo a soli 4 km di distanza, lei ad Aquileia ed io a Terzo di Aquileia. L’ho intervistata e vi racconto la sua bella storia.
S: Perché te ne sei andata dal Friuli Venezia Giulia?
L: Era il 2014 quando ho preso questa decisione. Dieci mesi prima il mio compagno, subito dopo la sua laurea, si era trasferito in Inghilterra per motivi di lavoro. Ha preso al balzo un’occasione unica e in poco tempo ha fatto le valigie ed è partito. Io all’epoca non ero pronta a partire con lui. Non me la sentivo di lasciare il mio lavoro e rescindere un contratto a tempo indeterminato pensando a tutte quelle persone che ogni giorno sperano di firmarne uno. Lasciare la mia terra, la mia famiglia e i miei amici era troppo difficile. Ma più i mesi passavano più la voglia di partire cresceva dentro di me. Quindi dopo numerose e profonde riflessioni ho deciso che raggiungerlo oltremanica era la scelta giusta. E ancora oggi non mi pento della decisione che ho preso.
S: Cosa ti manca di più del Friuli Venezia Giulia a parte gli affetti?
L: Ovviamente il cibo e il vino! Mi trovo spesso a fantasticare su un buon tagliere di salumi appena affettati e dell’ottimo formaggio accompagnato da un fresco calice di Tocai (perché come dice Doro Gjat “Tu chiamalo Friulano, per me rimane Tocai”). O una cena a base di frico e polenta con qualche fetta di salame all’aceto in compagnia degli amici. Mi manca anche il sole caldo sulla pelle e il profumo della pioggia sull’asfalto dopo un temporale estivo.
S: Cosa invece non ti manca per niente?
L: Non mi manca la mentalità del “friulano medio” dove se non lavori sei un perdente, o se hai un lavoro part-time vuol dire che non hai voglia di fare nulla. Non vorrei spiegarmi male, l’etica di noi friulani per quanto riguarda il lavoro è ammirabile, solo che qualche volta è un tantino esagerata secondo il mio punto di vista. Vivendo in Inghilterra ho imparato che non c’è niente di più gratificante che fare del proprio lavoro una vera passione. Ho provato orgoglio quando ho lottato per trovare il lavoro adatto a me perché non mi sono accontentata. Non ho provato vergogna quando per sei mesi sono rimasta disoccupata, perché qui nessuno mi ha giudicata.
S: Quali similitudini trovi tra il Friuli e il Devon?
L: Sorprendentemente ne ho trovate abbastanza. Il Devon come il Friuli è una regione unica nel suo genere. Turistica al punto giusto ma allo stesso tempo non troppo caotica e per niente frenetica. Come in Friuli, qui la gente spesso pensa a trasferirsi altrove ma alla fine pochi hanno il coraggio di lasciare la propria casa perché per quanto ci trovino problemi rimane sempre un posto meraviglioso. Come in Friuli, il Devon offre dei paesaggi e dei luoghi meravigliosi dove poter trascorrere giornate piacevoli. Le distese verdi e gli animali al pascolo sono un simbolo caratteristico di questa contea e molto spesso tutto questo mi ricorda la campagna friulana.
S: Ti senti più friulana all’estero o in Friuli? È cambiato il tuo rapporto con la regione e se si in che modo?
L: Io mi sento sempre friulana e ne sono orgogliosa. Io sono Luana di Aquileia, in provincia di Udine (qui il post scritto per il mio blog riguardo Aquileia e l’orgoglio di essere aquileiese). Forse da quando vivo all’estero mi sento ancora più friulana perché la lontananza mi ha fatto e mi sta facendo apprezzare alcune cose che prima non vedevo. Non avevo mai notato l’unicità del nord-est, dove dal mare puoi vedere le montagne dalle punte bianche e dove la terra regala prodotti unici e invidiabili. Un luogo che in passato ha saputo superare qualsiasi intemperia e catastrofe, dove la gente non ha mai smesso di sperare e lottare per la propria casa. Quando mi chiedono da che parte dell’Italia vengo, il mio cuore si gonfia di orgoglio alle parole: “North-East, that beautiful corner between Venice and Slovenia” (da nord-est, in quel meraviglioso angolo tra Venezia e la Slovenia).
S: Cerchi i corregionali all’estero?
L: Fortunatamente credo che qui nel Devon non ci siano molti Italiani in generale, quindi la presenza di friulani probabilmente è vicina allo zero! Exeter invece è una città universitaria ricca di ragazzi provenienti da tutto il mondo e forse in qualche angolo un corregionale ci sarà… Mi manca la mia Terra, ma al momento non sento l’esigenza di avere per forza delle relazioni con il Friuli Venezia Giulia. Finché rimango in contatto con la famiglia e gli amici più cari, io sono felice.
S: Se potessi “importare” qualcosa dall’Inghilterra, cosa porteresti in Friuli?
L: “Crumpets” (focaccine inglesi) e “baked beans” (fagioli stufati in salsa agrodolce) al primo posto. Sì, sono una mangiona quindi parlo sempre di cibo ahahah! Scherzi a parte, mi piacerebbe importare i diversi tipi di caffè che ogni caffetteria prepara qui in Inghilterra. Parlo dei caffè base non delle schifezze esageratamente zuccherate che fanno le multinazionali, come Starbucks (questo è un post che ho scritto per il mio blog riguardo proprio i caffè e il mio lavoro come barista). Mi piacerebbe importare la semplice e poca burocrazia che serve per iniziare un qualsiasi tipo di business o semplicemente per acquistare una sim telefonica o per prendere un appuntamento per delle analisi del sangue. Mi piacerebbe infine importare quella mentalità libera e frivola dove puoi vestirti, pettinarti e truccarti come vuoi, perché tanto il giudizio della gente conta poco.