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Lorenzo Franco Santin in compagnia delle caprette

Lorenzo Franco Santin e il Sentiero Italia

da Sara

Il giovane friulano, primo ad aver completato il Sentiero Italia

Intervista Torzeona a Lorenzo Franco Santin, friulano di Azzano Decimo, primo escursionista ad aver percorso a piedi tutti i 6.166 chilometri dell’itinerario che attraversa la penisola italiana, partendo dalla Sardegna e arrivando in Friuli Venezia Giulia.

S: Ciao Lorenzo! Da cosa è nata quest’idea?

L: Sicuramente dal mio amore per la montagna. Ogni weekend lo trascorro tra le montagne della nostra regione e dedico il mio tempo libero a valorizzare il territorio in cui vivo tramite le mie foto e video. Come ben sai, a differenza del Veneto o del Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia passa un po’ in secondo piano. Le montagne da noi sono meno frequentate, il ché è anche un bene però! Nonostante le numerose escursioni che faccio in Friuli, volevo l’avventura, cercavo l’impresa: percorrere il sentiero escursionistico più lungo al mondo, mai completato da nessun altro prima d’ora.

Percorso del Sentiero Italia

S: Mi racconti come ci sei riuscito?

L: Nel 2016 avevo fatto un primo tentativo. Sono partito il 23 maggio 2016 consapevole di essere già in ritardo con i tempi. Difatti sono arrivato sulle Alpi a metà ottobre e mi sono fermato vicino a Sondrio sul sentiero Roma, bloccato dalla neve. Ho dovuto rinunciare a malincuore, consapevole dei miei limiti.

Il 30 marzo 2017 sono ripartito, con meno carico nello zaino e con più consapevolezze e…ce l’ho fatta. Sono arrivato a Trieste il 25 agosto 2017. Sono stato in grado di sfruttare al meglio le mie capacità sia fisiche che logistiche, tutto qui.

S: Che consigli dai a chi si appresta ad andare in montagna?

L: Avere rispetto per sé stessi: se l’escursione non fa per te perché non hai le abilità tecniche o fisiche, non dovresti intraprenderla, perché mancheresti di rispetto a te stesso. Questo viene a mancare se facciamo gli spavaldi e ci facciamo più grandi di quello che in realtà siamo. Il rispetto per la montagna di cui si parla spesso, è storpiato. L’osservanza per la montagna è di tipo ecologico, ovvero il non inquinare in qualsiasi modo, perché la montagna – in quanto natura – va avanti per la propria strada, non guarda in faccia a nessuno. All’inizio c’è bisogno di conoscere le basi su come muoversi in questo ambiente. Uno poi si fa le ossa e, se si sente sicuro, può anche andare da solo.

S: Tu ti senti sempre sicuro ad andare in montagna da solo?

L: Personalmente si, perché mi muovo in base alla mia esperienza e se c’è qualcosa di nuovo lo prendo a piccoli passi. Non arrampico, faccio trekking e qualche piccola ferrata dove c’è la corda di sicurezza. Non andate da soli fintanto che non vi sentite pronti. Sono a favore dell’andare in montagna da soli, ma con le dovute conoscenze, con la testa.

S: Qual è il tuo prossimo obiettivo?

L: Fare delle escursioni all’estero, ma sono ancora in alto mare con i preparativi! Il mio obiettivo però rimane sempre quello: portare a termine l’escursione “in fretta”, in maniera sportiva, per me non è una vacanza. Voglio essere autonomo: portare tutto da casa, andare su, fare il trekking, dormire all’addiaccio, in un bivacco o in una casera, tornare all’auto e infine a casa.

Qui il link all’impresa di Lorenzo Franco Santin

 

Le foto di questo articolo sono di Lorenzo Franco Santin© - Tutti i diritti riservati

 

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