L’emozione di essere trasportati dal vento nel silenzio più assoluto
Grazie a Paolo ed Edoardo Barbieri, piloti di grande esperienza, ho potuto realizzare un sogno che avevo da tempo: quello di un volo in mongolfiera in Friuli, sorvolando la mia terra. Non potete immaginare quanto sia stato emozionante e divertente! Salite a bordo e voliamo assieme!
I miei fratelli hanno avuto per diversi anni una mongolfiera e hanno portato a fare un volo libero tutti i membri della famiglia, del parentado e degli amici, tranne me. Ho fatto diverse volte il volo statico, cioè vincolato alle corde, ma mai quello libero. Finalmente mi sono decisa e ho prenotato per esaudire il mio desiderio! Non stavo proprio nella pelle di provare quest’avventura!
L’appuntamento è alle otto di mattina al campo volo Always di Primulacco, non lontano da Udine, nella pianura friulana. Ad attenderci c’è Edoardo che ci fa un briefing iniziale nel quale ci spiega come si svolgerà l’esperienza che inizia con il procedimento del gonfiaggio.
Il pallone è srotolato e disteso a terra ed è agganciato al telaio della cesta. Al centro, ci sono i due bruciatori collegati alle bombole di gas propano. Un ventilatore posto all’imboccatura del pallone – che in termine tecnico si chiama gola – inizia a gonfiarlo fino a fargli prendere la forma di una semi sfera. L’aria fredda viene sostituita un po’ alla volta da quella calda sprigionata dalla fiamma dei bruciatori: piano piano, la mongolfiera si alza e si mette in posizione verticale.
Si decolla!
Ci sistemiamo nella cesta – o gondola – in tre persone per scompartimento. Questa qui può contenere fino a tredici passeggeri, incluso il pilota. Nel caso ve lo stiate chiedendo, la cesta è fatta in vimini e cavi d’acciaio, è totalmente resistente e sicura, non abbiate timore! Il pallone è in tessuto di nylon e ha un volume di 7000 metri cubi: un gigante! Negli occhi di tutti noi c’è la trepidazione della prima volta e l’adrenalina prende piede quando ci stacchiamo da terra. Dolcemente, con il solo suono del bruciatore che rompe il silenzio, ci alziamo in volo. Non c’è un motore, non c’è un timone, non ci sono freni né acceleratore. Direi che in un primo momento ci si sente spiazzati ed impotenti perché si è all’interno di un mezzo di trasporto di cui non si conosce il funzionamento. Ci alzeremo abbastanza per superare i cavi dell’alta tensione? Quanto veloce andremo? Come sarà l’atterraggio? C’è solo il vento con le sue correnti: a seconda dell’altezza ci sono correnti diverse che ci spostano più o meno velocemente; a seconda di quanta aria calda s’immette nel pallone, ci si alza o ci si abbassa.
Abbiamo bucato!
Immersi nel silenzio, continuiamo la navigazione e scorgiamo Udine, sorvoliamo il fiume Torre e la pianura. C’è foschia, la giornata non è delle migliori per visibilità.
Ad un certo punto, siamo circondati dal bianco. Sopra, sotto, tutt’attorno, solo bianco: siamo dentro ad una nuvola. La vedi e la senti sulla pelle, con le sue goccioline d’acqua. Noi saliamo e la temperatura scende e l’aria è più pungente. Con le mani cerchi di farti largo in mezzo a quella nebbia, come fosse del fumo da dissolvere. Saliamo ancora, l’altimetro segna 1.500 metri. Edoardo dà una fiammata più energica e dalla cesta si eleva all’unisono un “WOOOOOOW”. Abbiamo bucato! Oltre le nuvole ci sono il cielo azzurro, le montagne innevate e il sole che riflette la nostra mongolfiera sul tappeto bianco. Siamo in Paradiso, è una sensazione surreale e indescrivibile, solo da provare!
Poco alla volta scendiamo, riattraversiamo le nuvole e torniamo al paesaggio al quale ormai siamo abituati. Nel cuore però l’emozione di aver toccato il cielo ed aver assistito a qualcosa di magico che solo il volo in mongolfiera in Friuli può regalare. L’atterraggio è dolce ed avviene in un campo non coltivato poco lontano dalla strada. Il furgone che ci ha seguito da terra, ci raggiunge e posizioniamo la cesta sul carrello. Scendiamo uno alla volta ma rimaniamo aggrappati a fare da zavorra affinché Edoardo non riprenda il volo perché troppo leggero! Si apre velocemente il paracadute cosicché il pallone si svuoti dall’aria calda. Di nuovo disteso a terra, si piega e si ripone nel grande sacco. Chi non rinuncia ancora all’idea di essere sceso dalla mongolfiera, risale nella cesta e viene trasportato fino al campo volo, sperando che i vigili non fermino il furgone!
Negli occhi, i meravigliosi panorami visti dall’alto, sopra e sotto le nuvole. Nel cuore, un sogno diventato realtà, un’emozione da custodire e…raccontare!
Informazioni pratiche e consigli
Il volo in mongolfiera non è adatto a persone con problemi cardiaci o con difficoltà motorie, a donne in gravidanza e a bambini troppo piccoli. Non sono ammessi animali e non si fuma a bordo. L’abbigliamento consigliato è sportivo con calzature da ginnastica o scarponi, in quanto si atterra spesso in zone di campagna. La durata del volo è di 60-70 minuti, ai quali vanno aggiunte le operazioni di gonfiaggio e sgonfiaggio (quindi in totale sono due ore, due ore e mezza). Non dimenticate la macchina fotografica per fotografare o riprendere il paesaggio con inquadrature inedite e suggestive! Per le prossime date per un volo in mongolfiera in Friuli Venezia Giulia, visitate il sito volareinmongolfiera.com o chiamate Paolo Barbieri al numero 335 329239. Potete anche prenotare il vostro volo privato per un’occasione davvero speciale!
Se amate l’avventura, un’altra esperienza che vi può interessare è quella del canyoning o torrentismo, sempre in Friuli ovviamente!
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6 commenti
Che figata! Dobbiamo assolutamente provarlo 🙂
Si, merita davvero ragazzi!
…che meravigliaaaaa! Da provare! Non sapevo si potesse sorvolare il Friuli in mongolfiera!
Siii!! Un’emozione davvero! Ne vale la pena!
Ciao Sara, posso chiederti con chi avete prenotato? grazie!
Ciao Anna, con Paolo Barbieri, trovi il numero in fondo all’articolo.