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laghi zoufplan a cercivento

Cercivento e i laghi Zoufplan, nel cuore della Carnia

da Sara

Una gita adatta a tutti con panorami sorprendenti, arte e antichi saperi

In lingua friulana si chiama Çurçuvint (si legge “ciurciuvint”) ed è un paesino montano che sorge a un’altitudine di 607 metri sul livello del mare e conta 676 anime. Si trova in Carnia, regione alpina ricca di tradizioni. In questo articolo non solo vi suggerirò una camminata facile, ma vi racconterò anche di streghe, di un mestiere d’altri tempi, di opere d’arte e di…erbe. Scopriremo assieme quante cose si possono vedere e fare a Cercivento!

Escursione ai laghi Zoufplan

Si parte dal Pian delle Streghe, a quota 1524 metri s.l.m. e si seguono le indicazioni per il monte Tenchia. Sapete perché questo posto si chiama così? Perché si dice che le streghe della zona e quelle dell’Austria si trovavano attorno al fuoco per raccontarsi le malefatte che combinavano e per ballare assieme in cerchio. Oggi troverete delle belle sculture in legno fatte dagli artigiani del luogo. Dovete sapere infatti che i carnici sono dei maestri nella lavorazione del legno.

Lasciate la macchina dove finisce la strada asfaltata ed iniziate a camminare lungo la mulattiera fino a trovare, 500 metri dopo, il cartello su un albero che indica il sentiero CAI numero 154 e che sale sulla sinistra. Attenzione a non farvelo sfuggire perché con l’erba alta è poco visibile. In alternativa potete seguire la mulattiera, ma è molto più lunga per arrivare ai laghi. Fin da subito godrete di un panorama sensazionale sulla Valle del But, sul paese di Sutrio ed il monte Zoncolan.

Il dislivello che dovrete affrontare per giungere a destinazione è di 450 metri circa, ma non vi peserà affatto! Vi consiglio di salire anche in cima al monte Zoufplan dove si trova la stazione meteo a quota 1999 metri, perché da lassù potrete ammirare la vallata nord che dà sul Pal Piccolo ed il Pal Grande, luoghi tristemente noti per le vicende belliche della prima guerra mondiale. Se volete farvi un’idea più precisa su questa facile camminata, potete guardare i video che ho messo nelle storie in evidenza sul profilo instagram di Torzeando.

Una bibbia a cielo aperto tra le strade di Cercivento

Tornati alla macchina, scendete ad esplorare il paese perché merita proprio una visita. Infatti a partire dal 2011 sono state realizzate opere d’arte di tema sacro di vario genere. In particolar modo ha attirato la mia attenzione il ciclo di mosaici realizzati dalla Scuola Internazionale di Spilimbergo che si trova nella piazza principale accanto alla chiesa. Troverete anche affreschi e murales sugli edifici pubblici e privati del paese accompagnati da versi biblici in friulano e italiano. Se volete approfondire il tema vi consiglio il sito una bibbia a cielo aperto dove troverete informazioni anche sulle dimore storiche e altre passeggiate da fare nei dintorni.

Cercivento, una bibbia a cielo aperto

La chiesa con i mosaici

Saût: Verdi diceva “torniamo alla tradizione, sarà un bel progresso”

Letteralmente significa sambuco ma savût in friulano vuol dire anche sapere. Saût dunque è il marchio che ben rappresenta l’intento della cooperativa Taviele: quello di tramandare la conoscenza per il trattamento delle erbe officinali. I prodotti quali ad esempio creme, unguenti, detergenti, oli ed infusi sono tutti naturali. Le coltivazioni sono effettuate senza l’uso di fertilizzanti né concimi chimici e le piante vengono seminate e raccolte a mano per poi essere immediatamente essiccate in modo che i principi attivi rimangano inalterati. Potete chiedere di visitare le coltivazioni chiamando la signora Loretta al numero +39 331 461 7314. I prodotti invece potete acquistarli comodamente online tramite il sito di La Cort store oppure li trovate nei negozi Bottega del Mondo, presenti in alcune città del Friuli. 

Saût Cercivento

Alcuni prodotti Saût

La farie dal Checo

Uscendo dal paese riprendendo la via di casa si trova la farie dal Checo. In lingua friulana significa fucina del fabbro (che si dice appunto fari) e “Checo” è il diminutivo di Francesco, nome del signor Dassi che nel 1902 iniziò a lavorarvi. Questa fucina a Cercivento di Sotto ha però origini antichissime: le prime testimonianze risalgono infatti alla fine del 1200 dove venivano fabbricate le armi per la difesa della Rocca Moscarda di Casteons di Paluzza. Nel 1966 un’esondazione del But l’ha resa inagibile e inutilizzata per anni ma nel 1990 la farie è stata ristrutturata. Al momento purtroppo non è visitabile all’interno perché è ancora chiusa per lavori. Da fuori però si possono vedere la roggia e i mulini che azionavano gli attrezzi da lavoro.

La farie dal Checo a Cercivento di Sotto

La farie dal Checo

Il lancio das cidulas di Cercivento

Questa è un’antica tradizione, molto probabilmente celtica, che si tiene in molti paesi della Carnia. Consiste nel lanciare da un monte dei dischetti in legno infuocati, con scopi benauguranti. A Cercivento il “tîr des cidulis” si tiene dalla sera del 24 giugno, giorno di San Giovanni Battista al 29 giugno, quando si celebrano i Santi Pietro e Paolo. Inoltre il 24 si svolge la benedizione del “Mac di San Zuan”, il mazzo di San Giovanni.

Viene preparato con i fiori e le piante raccolte la mattina, dopo che hanno preso la rugiada della notte. Le donne preparano il mazzo in occasione del solstizio d’estate ed è usato come amuleto per scacciare i demoni e il male. Un’altra tradizione friulana tra sacro e profano. A partire dalle ore 21.30, appena inizia a far buio, tutti con il naso all’insù quindi! Il punto migliore in paese per assistere al lancio das cidulas è il campetto da calcio retrostante il municipio.

Cercivento e la Carnia aspettano la vostra visita! Se questo articolo vi è piaciuto, condividetelo sui social o se volete aggiungere la vostra esperienza, potete lasciare un commento.

2 commenti

Caterina 24/06/2020 - 15:29

Grazie Sara per aver nominato La Cort Store!

Risposta
Sara 24/06/2020 - 15:44

Le cose belle van fatte conoscere ?

Risposta

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