Una regione ricca d’acqua: Torzeando stila per voi una mini guida sulle cascate da non perdere in Friuli Venezia Giulia
Da ovest ad est, molte a nord e…una a sud, ci sono tantissime cascate in Friuli Venezia Giulia. Cercando in rete ne ho trovate molte che poi sono andata a vedere di persona ma è torzeando in lungo ed in largo per la regione che ne ho trovate alcune che non sono nemmeno segnate sulla cartina! Ho deciso di scrivere dunque una lista affinché possa essere utile e se avete altre cascate da suggerire, aggiungetele nei commenti affinché possiamo farle conoscere!
Borgata Mühlbach, località Cascatelle a Sappada
Camminata semplicissima, vicina al centro del paese. Superati due ponticelli in legno arriverete al canyon scavato dal rio del Mulino che dà vita alle cascate. Potete abbinare la visita al piccolo museo della Grande Guerra e alla piana con le croci del Golgota, oltre che ad una passeggiata lungo le vie di Sappada Vecchia.
Forra Fleons a Forni Avoltri
Si parte da Pierabech e si prende il sentiero CAI 140 che in una quarantina di minuti (in salita!) porta alla sorgente del torrente Degano. Queste sono le acque della Goccia di Carnia! Anche in questo percorso troverete i segni della Prima Guerra Mondiale con trincee e postazioni e potete proseguire la camminata fino ad arrivare al Lago di Bordaglia.
Fontanone di Timau
Visibile dalla strada che collega il paese al Passo di Monte Croce Carnico, questa cascata è una sorgente carsica che si immette nel torrente But. L’acqua viene captata per scopi idroelettrici ed è una delle più grandi fonti dell’arco alpino orientale. Lì vicino è interessante visitare l’ossario contenente anche le spoglie della portatrice carnica Maria Plozner Mentil, il museo della Grande Guerra con una sezione dedicata all’occupazione cosacca in Carnia e la chiesa del S. Crocifisso di Cristo Re, con l’imponente crocifisso di dodici metri d’altezza e sei metri e mezzo di larghezza.
Cascata Fùas, in Val Pesarina
Con una breve camminata di venti minuti partendo dalla fabbrica di orologi Fratelli Solari a Pesariis, si arriva alla cascata del torrente Possal. Nella primavera del 2017 il sentiero è stato abbellito dai volontari e potrete attraversare anche un ponte in pietra. Assolutamente da non perdere la visita al “paese degli orologi” con il museo dell’orologeria pesarina, casa Bruseschi, il museo della cinematografia, la chiesa di San Leonardo ad Osais e gli stavoli di Orias.
Cascata di Salino
Si trova vicino a Paularo, tra le località di Lambrugno e Salino e si scorge già dalla strada. Caterina Percoto l’ha definita una delle meraviglie della Carnia. Il paese di Paularo è ricchissimo di storia con edifici di pregio, come i palazzi Seicenteschi e Settecenteschi, le numerose chiese o la Mozartina, una casa museo dove sono esposti strumenti musicali a tastiera.
Forra del rio di Purone a Forni di Sotto
Durante la nostra discesa lungo il fiume Tagliamento Laura e Pierino, le guide che ci hanno accompagnato nella prima tratta assieme al loro asinello Biagio, ci hanno fatto scoprire questa forra spettacolare. Potete lasciare la macchina nel parcheggio dell’agriturismo “La Palote” o nello spiazzo sulla strada principale. Scendete lungo la stradina che arriva al Tagliamento e, se non è in piena, guadatelo andando sulla sinistra orografica del fiume. Scorgerete lo stretto canyon con sullo sfondo la cascata. Siete nel cuore delle Dolomiti Friulane: cosa chiedere di più?
Cascate a Socchieve
Rimanendo sempre sull’alto Tagliamento, ci sono due belle cascate (e chissà quante altre ancora!) da vedere in comune di Socchieve. La prima è quella del rio Grasia in località Caprizi. Si deve seguire la statale 552 verso la Forcella di Monte Rest. Dopo il ponte sul Tagliamento e prima dei cartelli per il rifugio Grasia, si deve prendere la strada sterrata sulla destra. In poco tempo si raggiunge la cascata.
La seconda è quella del rio Navis (la foto è nell’immagine di copertina). Partendo da Socchieve si attraversano il ponte sul Lumiei e quello sul Tagliamento, si gira a destra e si prosegue sempre dritti fino ad arrivare al ponte sul rio Navis. Si può lasciare la macchina qui e ci s’incammina: prima di prendere la salita si gira a sinistra. Si prosegue risalendo il rio per un quarto d’ora, facendo attenzione ad un passaggio dove bisogna scavalcare dei grossi massi.
Cascata di Cladonde a Raveo
Si può raggiungere con un’escursione a piedi di circa 40 minuti partendo subito dopo il campo sportivo oppure dal centro del paese, vicino alla chiesa. L’ultimo tratto è attrezzato con i cavi e una scala per raggiungere il livello superiore della cascata. Dopo la camminata, riacquistate le forze con le famose Esse di Raveo!
Cascata Plera a Invillino, frazione di Villa Santina
Sulla provinciale che da Invillino va a Verzegnis, dopo il ponte sul Tagliamento, c’è il cartello che indica la stradina sterrata che porta alla Plera. Passerete anche un bunker del Vallo Littorio e un belvedere sul fiume. Le acque del rio sono captate a monte per scopi idroelettrici e il salto è quindi visibile solo in alcuni periodi dell’anno, ad esempio in estate.
Forra del Vinadia in Val di Lauco
Si parte da Vinaio, frazione di Lauco, in corrispondenza della cabina elettrica sulla quale è appeso il cartello informativo. S’imbocca il sentiero che scende nel bosco lungo un costone a tratti ripido (consigliate le racchette oltre che, ovviamente, gli scarponi). Si arriva sul greto del torrente in un punto spettacolare della forra, con alte pareti di roccia e il costone di sinistra che si è staccato ed adagiato su quello di destra formando una volta. Proseguendo oltre si arriva alla confluenza tra il Vinadia e il Rio Picchions ed è lì vicino che si trova la meravigliosa cascata incastonata nella roccia!
Cascate del torrente Favarinis
Da Amaro si segue la statale 52 verso la stazione di Carnia. Subito prima del ponte s’imbocca la strada per Campiolo da percorrere fino al ponte sul torrente Favarinis. Si parcheggia l’auto e si prosegue a piedi per il sentiero 415. Superato lo stallo di Nole si raggiunge il greto del torrente e s’arriva alla forra e alla cascatella più piccola. Dopo un passaggio in semplice arrampicata con le corde si raggiunge la cascata più alta, ma bisogna entrare con i piedi in acqua.
Rio Cjampeit a Moggio Udinese
Si arriva presso l’ex stazione ferroviaria di Moggio Udinese e si superano i due viadotti dell’autostrada. Si segue la stradina fino ad arrivare all’imponente cascata alta una cinquantina di metri del Cjampeit, affluente di sinistra del fiume Fella. A Moggio merita vedere l’abbazia di San Gallo con a lato i resti della torre medioevale, ovvero il Palazzo delle Prigioni.
Le tredici cascate di Chiusaforte
Avete capito bene: ce ne sono così tante in questo comune del Canal del Ferro! La più famosa e fotografata è quella del Fontanone di Goriuda ma vi invito a scaricare questa utile mappa dove trovate tutte le informazioni per conoscerle e raggiungerle. Potete abbinare a questa “torzeata” la visita a Cave del Predil e al parco geominerario.
Pozze Smeraldine in Val Tramontina
Da Tramonti di Sopra si seguono le indicazioni per le pozze Smeraldine e si cammina su strada risalendo il corso del fiume Meduna che dà vita a quest’incanto della natura con acque proprio color smeraldo! In estate – soprattutto nei fine settimana – sono prese d’assalto da chi cerca refrigerio e vuole evitare le spiagge, ma anche nelle altre stagioni sono affascinanti. Rimanendo sul sentiero alto che costeggia il Meduna troverete sulla destra la cascata.
Cascate dell’Arzino
Provenendo da Verzegnis e superata Sella Chianzutan sulla SP1 in prossimità di Pozzis, ad un tornante ci sono le indicazioni per le cascate dell’Arzino. Troverete uno spiazzo dove parcheggiare la macchina ed il cartello di benvenuto che annuncia il sentiero ben segnato che s’immette nel bosco di faggio. L’Arzino e l’omonima valle a sud e anche la Val di Preone a nord sono meravigliose. Potete abbinare d’estate un bagno a Curnila (lo trovate su Google maps come Cerdevol-Curnila) e vedere poi il castello Ceconi a Pielungo.
Fontanone di Barman e cascata Potok in Val Resia
Oltre le case di Borgo Lischiazze si parcheggia in un ampio spiazzo e si trova il cartello che conduce con una breve e semplice passeggiata alla parte bassa del fontanone, raggiungibile attraversando una bellissima faggeta. Merita arrivare anche alla parte alta della cascata seguendo il sentiero 762 che però non sempre è visibile e a volte si rischia di perdere la traccia.
La cascata Potok si raggiunge invece da Stolvizza, lasciando la macchina nella piazza dell’arrotino. Seguite il cartello del percorso ad anello Ta Lipa Pot -che in resiano significa “la bella “strada”- fino ad arrivare al salto d’acqua originato dal rio Lommig.
Cascate Butines
Si trovano in località Manazzons nel comune di Pinzano al Tagliamento. In località Pradaldon si prende la vecchia strada a destra in direzione Celante e dopo circa un chilometro si raggiungono le cascate formate dal torrente Pontaiba. A Pinzano potete raggiungere a piedi il vecchio castello dal quale godere di una splendida vista sul Tagliamento e poi attraversare il ponte ed andare al castello di San Pietro di Ragogna.
Cascata Tulin
Ai piedi del monte Cuarnan a Montenars si arriva all’agriturismo Al Tulin (dove tra l’altro si mangia bene!) e da lì si parte per il sentiero delle cascate del torrente Orvenco. La più rappresentativa è quella del Tulin che si può vedere sia dall’alto dal ponticello in legno e sia scendendo sul greto del torrente. Conoscete i roccoli? Sono dei boschetti creati dall’uomo usati in passato per catturare gli uccelli e possono essere di varie strutture e forme. Vi suggerisco di andare a scovare quelli di Pre Checo e dal Puestin. Se non siete dei camminatori e non volete salire in cima al Cuarnan dove c’è la chiesetta del Redentore ed un panorama sensazionale, potete optare per andare a vedere il castello di Artegna.
Cascata di Crosis
A nord di Tarcento verso Ciseriis subito dopo la fine del centro abitato sulla sinistra si trova un piccolo parcheggio e l’indicazione per la cascata ottenuta dalla diga sul fiume Torre. Se volete arrivarci da Zomeais e percorrere l’anello, meglio chiedere all’ufficio turistico di Tarcento com’è messo il sentiero perché leggo su vari siti che non è sempre agibile. A dieci minuti sono molto belle le Grotte di Villanova oppure potete salire al Monte Bernadia dove c’è il forte costruito nel 1910 o gustarvi un bicchiere di Ramandolo nell’omonima frazione di Nimis.
Rio Gorgons da Taipana
Di fronte alla Casa Famiglia vedrete un cartello indicare il sentiero ad anello del Gorgons. Si attraversa il prato rimanendo sulla destra e ci si immette su una pista forestale. Dopo pochi metri troverete l’indicazione per la prima cascata, quella dello Slokot, alta una quarantina di metri. Tornati sul sentiero si seguono le indicazioni per Seroka Dolina e Pod Malen. Dovrete attraversare dei ponti tibetani e bisogna prestare attenzione a non scivolare in alcuni tratti, ma il percorso è stupendo. Noi abbiamo seguito quello indicato da cammina bimbi. In località Zore, frazione di Taipana, troverete l’azienda agricola di Alessia che produce formaggi caprini buonissimi e prodotti cosmetici fatti col latte di capra.
Cascate del Boncic e cascata Čukula
Sempre nel comune di Taipana ci sono altri due sentieri naturalistici con cascate bellissime.
Il primo parte dall’agriturismo Campo di Bonis (dove c’è anche un maneggio, gli asinelli e i daini e dove abbiamo pranzato con cibo tipico e saporito) e qui troverete le indicazioni con la mappa del percorso. Ci sono dei passaggi un po’ ripidi o esposti con cavi passamano, ma basta prestare attenzione e come sempre avere scarpe adeguate.
Il secondo è a Platischis e anche in questo caso troverete le indicazioni per la cascata Čukula. Si scende in diagonale verso la valle del Rio Namlen immettendosi nel bosco e dopo circa mezz’ora si raggiunge il salto d’acqua. Volendo il percorso ad anello di può fare partendo anche dal cimitero di Prossenico.
Le cascate gemelle
Dalla strada che da Faedis porta a Canebola, superato il bivio per Canal di Grivò, dopo circa due chilometri ad un tornante si trova un cartello con indicato il sentiero che conduce alle cascate. L’itinerario è semplice e breve, in alternativa si può allungare partendo da Costapiana o da Canal di Grivò. A Faedis c’è la via dei castelli, infatti ci sono quelli di Cucagna, di Zucco e di Soffumbergo e volendo si arriva poi anche ad Attimis e ai castelli di Partistagno, quello superiore e quello inferiore.
Cascata Kot
Sulla strada tra San Leonardo e Castelmonte troverete un cartello che indica la cascata di Kot che si raggiunge con una semplice camminata di una ventina di minuti. Siamo nelle verdissime Valli del Natisone al confine orientale del Friuli Venezia Giulia dove si trova la minoranza slovena (infatti si chiama Benečija in sloveno). Il Monte Matajur è il simbolo delle Valli ed è un’altra escursione adatta a tutti. Ah, mi raccomando: portatevi a casa la gubana!
Val Rosandra
Dulcis in fundo vi porto nella “montagna dei triestini”, ovvero la Val Rosandra. Si parte dalla località di Bagnoli Superiore dove si trova il rifugio alpino più basso d’Italia, Mario Premuda. Da qui si prende il sentiero dell’amicizia che costeggia il torrente Rosandra e si vedrà la cascata in lontananza dall’alto. Si può proseguire fino ad arrivare al paesino di Bottazzo dove si trovano i segni del vecchio confine con la Slovenia e le rovine di alcuni mulini. Tornando sui propri passi, si può salire alla graziosa chiesetta di Santa Maria in Siaris e merita salire al cippo Comici per godere del panorama. Vicino al rifugio ci sono i resti dell’antico acquedotto romano.
Amici Torzeoni, vi è piaciuta questa piccola guida alle cascate del Friuli Venezia Giulia? Qui sotto le trovate tutte segnate sulla mappa! Mi raccomando se ne conoscete altre segnalatele nei commenti e se l’articolo vi è piaciuto condividetelo sui social! 🙂 Mandi!
29 commenti
Splendido articolo! davvero!
Ben illustrato e spiegato, fa proprio venire voglia di andarci subito! brava!
Appena finisce sto periodo…via!
Grazie..bellissimo e utilissimo…
Prego! Mi fa piacere tu l’abbia apprezzato!
Interessante e piacevole articolo molto ben strutturato ed illustrato! Invoglia alle visite di queste meravigliose cascate
Grazie Francesca per il tuo commento che apprezzo molto!
Dettagliato ma essenziale e non prolisso. Entusiastico come sempre. BRAVA.
Grazie! 🤗
Io l’ho letto tutto e viene proprio una gran voglia di vedere dei posti così belli e a portata di…piedi!
Andremo a vedere quelle che ci mancano!
Bravissimissima, ci vole una describe così concisa e precisa. Grazie.
Bel articolo, molte non le conoscevo. Appena finirà questa prigionia andrò in esplorazione! Grazie per le dritte 😉
Grazie a te Martina! Speriamo presto…! Ciao!
Grazie x le informazioni! 💟
Di niente! Sono contenta ti sia piaciuto! 😃
Ma sei super……quante ideee
Mi fa piacere ti sia utile!
Grazie, un bel programma per tutta l’estate! Non trovo le cascate “Dell’acqua caduta” nei pressi di Cimano. A me piacciono molto e in primavera sono circondate da fioriture incredibili.
Grazie Daniela, non ne avevo mai sentito parlare! Ci andrò!
Bellissima guida grazie per queste utilissime informazioni 🤗
Prego 🙂
Comincio oggi con la Cucula a Platischis! Grazie per tutte queste belle info. Ciaoooo 😃👍
Mi fa molto piacere ti sia utile! Ciao!
Bellissimo articolo davvero, complimenti! 🙂 Sarebbe interessante sapere quali di questi fiumi siano balneabili (come ad esempio Arzino e Pozze Smeraldine che già conosco). Brava!
Grazie Alessandro! Direi che se si ha coraggio si può fare il bagno ovunque, prestando attenzione. Buone escursioni in Friuli Venezia Giulia!
felicissima di averti trovata, le cascate mi piacciono molto trovo concise le tue indicazioni, le più vicine a Cividale già visitate, ti mancano le cascate di cui non conosco il nome che si trovano tra Torreano fr.Canalutto e Masarolis, sono indicate da una freccia ad un tornante con la possibilità di parcheggiare. Volendo si può proseguire sul sentiero ben segnalato ed arrivare attraverso i boschi con delle splendide fioriture primaverili a Masarolis per poi tornare alla macchina sulla strada
Grazie mille, andrò ad indagare!
Salve anche all’interno dell’Anello di Pinzano si trova una cascata chiamata Sflunc se non sbaglio…comunque bell’articolo…
Si hai ragione! Grazie della segnalazione e del complimento.
Sara