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Cina

8 aspetti della vita in Cina

da Sara

Curiosità sulla Cina e i costumi della società cinese

Non sapendo cosa fare una domenica, sono andata a visitare il museo nazionale (gratuito!) in Piazza del Popolo a Shanghai che mi ha fatto capire come in Cina ci sia una varietà di genti, lingue e tradizioni inimmaginabile.

Confesso di peccare d’ignoranza e di aver da poco scoperto che l’idioma comune in Cina è sì il mandarino ma che esistono molteplici dialetti così come innumerevoli sono le culture e le usanze locali.

Mappa della distribuzione delle varie etnie in Cina

Mappa della distribuzione delle varie etnie in Cina

Da occidentale mi sono sempre detta “sono tutti uguali!” e ho scoperto che anche di noi europei pensano lo stesso: italiano? tedesco? sloveno? Stessa cosa, Europa.

Ovviamente non conosco granché questo paese anche perché è enorme, ma in questi mesi a Shanghai un po’ di idee ed opinioni sulla Cina ed i cinesi me le sono fatte anch’io!

Dunque, da dove inizio… dai “pro” o dai “contro”? Facciamo un mix, diviso per “settore” e vediamo cosa ne salta fuori!


EDUCAZIONE/BUONE MANIERE/BON TON O GALATEO CHE DIR SI VOGLIA

  • Sputare per strada: uomini, donne, giovani, vecchi. Tutti. Ovviamente dopo aver “raccolto” per bene con un grugnito-ruggito tuuuuuuutto ciò che si ha nei canali respiratori. Se poi avete fortuna, trovate anche quello/a che si soffia il naso come gli sportivi durante una gara. Non mi abituerò mai.

  • Sbadigliare o tossire senza mettere la mano davanti: sto iniziando a farlo anch’io e mi sento libera! Provate anche voi!

  • Condividere il cibo, invitarti a mangiare: ordinano una quantità di pietanze sempre superiore al dovuto, affinché ci sia la certezza che non manchi nulla sul tavolo-rotante. L’invitato deve essere pieno e soddisfatto e ovviamente non paga.

  • Cavalleria: a parte che il fenomeno sta scemando anche in Italia, ma qui di cedere il passo ad una donna o di aprirle il bagagliaio della macchina per aiutarla a riporre le valige, non se ne parla proprio. In compenso nei mezzi pubblici si lascia sempre il posto a sedere a mamme incinta o con bambini piccoli e agli anziani.

  • Gentilezza e sorrisi: difficilmente vedo persone arrabbiate o cupe in volto. Anche se non parlo cinese, uno sguardo ed un bel sorriso valgono più di tante parole.

    Cuoche al lavoro in Cina

    Cuoche cinesi all’opera


VITA SOCIALE

  • Hanno un senso di comunità invidiabile, ovvero fanno molte cose assieme: giocano a carte o a scacchi seduti sulle panchine al parco; fanno ginnastica e arti marziali o ballano in gruppo per strada; si radunano in cerchio per ascoltare un suonatore di un particolare strumento (di cui ancora non so il nome). Soprattutto gli anziani sono sempre attivi e sembrano degli eterni giovani!
  • Legame profondo con la famiglia: direi che in questo aspetto sono simili a noi italiani. Il loro Natale è il Capodanno Cinese, dove tutti fanno ritorno alla casa d’origine e si riuniscono per stare insieme.
  • Lavoro di squadra e coinvolgimento dei dipendenti: passeggiando per strada, non è insolito trovare fuori da un negozio i dipendenti che vengono motivati dal proprio responsabile nell’affrontare al meglio la giornata. Sono rimasta di stucco nel vederli anche ballare, ben allineati, per darsi la carica mattutina.


SICUREZZA

  • Mi sento molto sicura a Shanghai sia in centro che in periferia dove vivo. Ci sono telecamere ovunque, polizia di quartiere, guardie ai cancelli sia di casa che del luogo di lavoro. Inoltre non ho mai sentito parlare di gente derubata o molestata.

  • Attraversamento pedonale? Diritto di precedenza? Marciapiede per soli pedoni? Credo di aver rischiato di essere falciata da una macchina, da un motorino elettrico o da una bicicletta almeno una ventina di volte!


CIBO

  • A me piace, ma è ovviamente soggettivo. Molti italiani mi dicono che malgrado vivano qui da diversi anni, non si abituano e addirittura rifiutano il cibo cinese. Io lo trovo variegato e gustoso, nonché leggero e sano; mi piace molto anche l’aspetto della condivisione delle pietanze.

  • Le bacchette: si ok, all’inizio sono divertenti da provare. Ma non riuscire a raccogliere gli ultimi chicchi di riso che rimangono sul fondo della scodella, mi dà sui nervi!


MUSICA

  • I jingle in sottofondo negli alberghi, nei ristoranti o nei centri commerciali sono estenuanti: ti entrano nel cervello e te li porti dietro per giorni.

  • La musica tradizionale è delicata e dolcissima, nonché rilassante. È bello veder suonare quegli strumenti a corda nei parchi, nei negozi di tè o nelle fiere di settore alle quali partecipo.
Guzheng, suonatrice ad una fiera in Cina

Suonatrice cinese dello “strumento misterioso”…


RISPETTO PER LA NATURA

  • Sono stata in un paradiso terrestre, in mezzo alla natura rigogliosa, verde, tra piantagioni di tè e canne di bambù e cosa mi trovo? Di tutto e di più lungo il sentiero: bottiglie, sacchetti di plastica a profusione, gettate di cemento e chi ne ha più ne metta. Una tristezza infinita (e da noi purtroppo non è molto meglio…).

  • In compenso, parchi e aiuole raggiungono la perfezione: non trovate né un filo d’erba né un rifiuto fuori posto. I giardini cinesi sono un capolavoro di creatività, di giochi d’acqua e di celebrazione della natura.


MODA

  • Non che io sia un’esperta del settore (le mie amiche sanno bene quanto ami lo shopping…) ma qui si vedono gli accostamenti più particolari di stoffe e di colori; scarpe ed accessori che farebbero un baffo ai nostri anni ’80/’90.

  • Vestiamoci come vogliamooooooo!! Anche in “tutona” imbottita che sembra un pigiama con i motivi floreali e gli animaletti per andare a far la spesa alle sette di sera o in maglietta, jeans e scarpe da ginnastica per un evento formale. In Cina chissenefrega!


MONUMENTI E LUOGHI D’INTERESSE STORICO-CULTURALE

  • Qui a Shanghai i posti storici come Qibao – una delle “città sull’acqua” della Cina- il quartiere della concessione francese, lo stesso Bund e i dintorni del giardino Yu, il tempio Jin’An sono offuscati dalla modernità, dai centri commerciali, dai fast food, dai negozi di cianfrusaglie e diventano solo uno strumento di vendita.

  • Sono stata a Jiuhua (ve lo mostrerò presto!), ho scalato la montagna arrivando con la lingua fuori, sotto la pioggia e avvolta da una nebbia che quella della Pianura Padana non è nulla a confronto e cosa c’è in cima?? Una staccionata “effetto legno” fatta in cemento armato e un mega lucchetto dove scattare la foto ricordo.

Monumento a forma di lucchetto sul Monte Jiuhua in Cina

Monte Jiuhua

 


Basta, mi fermo qua, sennò vi annoio e vi tolgo il piacere di scoprire da soli cosa vi piace e cosa no della Cina!

旅途愉快!

2 commenti

Sara Marcolini 02/08/2020 - 16:39

Ciao Sara, ho sempre nutrito molta curiosità per la Cina, un “must” nella lista dei viaggi da programmare…dopo il Covid! 😉 Apparentemente, da quello che leggo e vedo, mi pare un paese molto “artificiale” ( nel senso commerciale), le persone cordiali ma anche molto introverse, con un profondo senso del dovere. Una cultura millenaria da conoscere meglio sicuramente. Anni addietro ho letto un libro riguardante l’usanza, oramai tramontata per fortuna, della fasciazione dei piedi delle donne… ;( Per quanto riguarda il cibo… Sono certa che non sia proprio quello che mangiamo noi qui, vero? 🙂

Risposta
Sara 02/08/2020 - 16:45

Ciao Sara, la Cina per me è un paese pieno di contrasti a volte incomprensibili. È sicuramente affascinante e da vedere però la rivoluzione culturale ha distrutto secoli di storia. Poi c’è la contrapposizione tra l’essere un paese comunista ed essere capitalista…
Il cibo è decisamente diverso! Ci sono tantissime differenze anche tra nord e sud ?
Comunque da scoprire!!

Risposta

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